Ora e sempre Resistenza

Si avvicina una data importante: il 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ultimo atto di quel fenomeno, la Resistenza, che avrebbe poi portato alla nascita della Repubblica Italiana e della nostra bellissima Costituzione.
Una data e degli avvenimenti che dovremmo onorare con convinzione anche oggi che sono passati 72 anni da quel 25 aprile. Ma una festa il cui significato, tra polemiche sterili e anche qualche resistenza (con la “r” minuscola) in malafede, sembra sbiadire sempre di più.

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Trovate le differenze

Una festa che il nostro comune ha fortunatamente sempre onorato, come si può notare dai manifesti di quest’anno, dell’anno scorse e del 4 novembre. Un attimo: cosa c’entra col 25 aprile? Nulla, ovviamente, ma il programma è il medesimo, nonostante si parli di due feste con significati piuttosto diversi.
Per fare un paragone meno laico (e forse più comprensibile ai più), è come se la parrocchia facesse il presepe vivente a Pasqua. Programma che ha successo non si cambia.
Ed è davvero un peccato, perchè così facendo si sminuisce il senso di entrambe le feste, che sembrano quasi viste come un “obbligo” istituzionale.
Quando poi si scopre che, non lontano da noi, Inverigo organizza ben tre giorni di eventi per celebrare la Liberazione, beh… l’invidia un po’ sale.
Buona festa della Liberazione a tutti!
Ora e sempre Resistenza

Jack e il wi-fi magico

Circa otto anni fa un gruppo appena comparso sulla scena politica arosiana proponeva il “wi-fi pubblico”.

Oggi, febbraio 2017, una zona wi-fi gratuita per i cittadini di Arosio è finalmente realtà, grazie alla maggioranza che ha deciso, con qualche anno di ritardo, di fare propria una delle nostre proposte: peccato solo che i nostri consiglieri abbiano dovuto votare contro all’adozione del relativo regolamento.

Ma come.. prima siete favorevoli e poi votate contro?” potrebbe obiettare qualcuno. Tranquillizziamo gli elettori: non siamo stati colpiti da un attacco di incoerenza (malattia da cui ci vantiamo di essere immuni).

Il problema è un po’ il solito che si ripete da anni: diventa difficile approvare qualcosa che è incompleto o “fatto male”, e non è sempre possibile fare da correttori di regolamenti per la maggioranza.

E’ successo infatti che il nuovo regolamento predisposto dalla maggioranza si sia rivelato un lavoro abbastanza incompleto: trattandosi di un “copia-e-incolla” di altri regolamenti di paesi vicini e lontani (tra cui Brenna e Taurianova (RC)), si sarebbe potuto fare un lavoro migliore.

Mancano infatti disposizioni in merito all’accesso ai minori (chiunque può accedere? chi è responsabile dei contenuti visualizzati dal minore?); alla previsione di limiti alla navigazione (noi abbiamo un generico “non effettuare l’accesso a siti che per contenuti ed immagini siano in contrasto con le finalità pubbliche del servizio”, altri hanno previsto già a monte delle restrizioni ai siti non utilizzabili); al divieto di accesso al P2P (anche qui si sarebbe potuto prevedere un blocco automatico, da noi ci si affida alle limitazioni di banda da definirsi); allo scarico di responsabilità sui danni che l’utente potrebbe provocare ai propri apparecchi per l’uso improprio del servizio.

Sulle mancanze abbiamo già discusso, ma riguardo ai contenuti del regolamento non si capisce perché ci si sia sentiti in dovere di declinare la propria responsabilità in caso di cattivo funzionamento del servizio per la costruzione di manufatti o dalla crescita di piante.

Viene spontaneo rievocare la fiaba di Jack e il fagiolo magico nella quale, nottetempo, una pianta mostruosa cresce davanti all’hot spot e ne annulla il segnale.

C’è da augurarsi che la pianta lo sradichi e lo porti verso il cielo in modo da aumentare il raggio di copertura…

Per i manufatti è un po’ la stessa cosa. Ci si augura che l’amministrazione abbia quel minimo di controllo del proprio territorio tale da evitare la costruzione di manufatti interferenti o alla peggio di programmare anticipatamente lo spostamento dell’impianto.

Insomma, una buona idea applicata male: sarà il tempo a dirci come e quanto lo utilizzeranno i cittadini arosiani.

Perchè non si dice copiare…Si chiama benchmarking. Progetto Arosio ha ragione, ancora una volta!

E’ un vero peccato che del grande, nuovo quartiere di via Don Gnocchi ad Arosio se ne parli solo ora, durante la campagna elettorale.

Tante famiglie vi si sono trasferite, molti neo arosiani, che non conoscono il nostro amato paese e che mai lo conosceranno, verrebbe da dire, dato che via don Gnocchi è isolata e separata dal paese dalla Novedratese. Un quartiere dormitorio, senza aree verdi attrezzate ne’ giochi per bambini, strade dissestate e nessun collegamento con l’esterno.

La maggioranza nel corso di questi anni avrebbe potuto fare qualcosa, ma le priorità probabilmente sono state altre.

Adesso però che Progetto Arosio, nei suoi appuntamenti on the road, ha fissato per sabato 17 maggio un incontro in questo quartiere, guarda caso anche altre due liste candidate improvvisamente decidono che via Don Gnocchi merita tutta la loro attenzione.

Complimenti per la fantasia, verrebbe da dire. Altra cosa: tempismo perfetto.

Ci auguriamo comunque che, pionieri tanto per cambiare noi di Progetto Arosio, il quartiere cominci a vivere e si senta sempre più parte di Arosio.

Arosio -2.0

Viviamo in un mondo sempre più connesso: gli smartphone sono sempre più diffusi e consentono una continua interazione con la rete e con le informazioni che viaggiano su di essa.

In questa situazione, anche il rapporto tra cittadini ed amministrazione può avere dei vantaggi, sia migliorando lo scambio di informazioni che velocizzando i servizi “tradizionali” offerti dal comune. O, addirittura, fornendone di nuovi.

Ci siamo quindi chiesti come si stia muovendo il Comune di Arosio su questo fronte: lanciati verso il mondo del futuro o no?

Per scoprirlo, siamo andati a frugare nel sito internet del Comune e la risposta è ovviamente “la seconda che abbiamo detto”: a quanto pare il nostro comune dedica poca o nessuna attenzione al proprio sito internet.. un canale di informazione in meno per i cittadini, che sono quindi costretti a “fare il primo passo” per avere informazioni sulle attività del comune..

Ma vediamo nel dettaglio cosa abbiamo trovato

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Partiamo dall’homepage, che è decisamente bruttina. Colorata, certo, ma molto confusionaria e decisamente poco funzionale: un insieme di icone di diverse dimensioni che sviano un pò l’attenzione dai link utili.

Webmaster: Homer J. Simpson

Webmaster: Homer J. Simpson

Ma fin qui si tratta solo di un giudizio diciamo “estetico” e qualcuno potrebbe obiettare che è la sostanza che conta, non l’aspetto.

Vero. Il problema è che passando ai contenuti si va anche peggio..

Qualche esempio?

Guardiamo ad esempio i “Servizi al cittadino” (in alto a destra): abbiamo otto sezioni (Famiglia, Donne, Giovani, Disabili, Dipendenze, Stranieri, Adulti,  Scuola) e di queste otto la maggior parte portano a pagine in allestimento.

Poniamoci ad esempio nei panni di una giovane mamma che vuole saperne di più sul “Progetto Nasko” o sugli assegni di maternità: dal sito internet non è possibile avere informazioni

Non è un paese per donne...

Non è un paese per donne…

Stessa storia per gli adulti che vorrebbero avere notizie sul fondo per chi ha perso  il lavoro o di un disabile che vuole iscriversi al corso di arteterapia: anche in questo caso, secondo il sito, è come se questi servizi non ci fossero…

...nè per adulti...

disabili

Un pò meglio per chi è interessato alla dote scuola: cercando in questa parte del sito può trovare informazioni su quello che cerca. Peccato che si riferisca alla dote scuola dell’anno scorso

Facciamo poi notare che la sezione “Atti amministrativi” non è aggiornata da più di un anno: un vero peccato, anche perchè da quella sezione c’era la possibilità di vedere, atto per atto, presenze ed assenze dei consiglieri. Sarà un caso che sia passata in disuso?

E sempre parlando di consigli comunali, sul sito vengono pubblicati anche i file audio di ogni seduta, ovviamente non in una sezione a parte, ma “nascosti” nell’albo pretorio come allegati a ciascun atto…

Ma, come si suol dire, il “meglio” (si fa per dire) deve ancora venire.

In homepage, sotto la sezione “Sportello attività produttive” (o almeno così sembrerebbe) c’è il link per i “Servizi di egovernment attivi”.

E qui si potrebbe pensare alla possibilità di svolgere pratiche amministrative tramite il sito. Niente di tutto questo. Si tratta semplicemente di informazioni “utili” ai cittadini.

"..che poi l'hanno mandato/a fare il militare"

“..che poi l’hanno mandato/a fare il militare”

Per esempio sulla leva militare

leva

o come essere esonerati dal servizio militare.

Oppure, come richiedere un certificato di stato libero.

stato libero

alla modica cifra di 500 lire italiane. 21mila lire se lo si vuole su carta bollata.

Per non parlare certificato di cittadinanza

residenza

A parte il costo esorbitante di 21mila sterline ci chiediamo: un arosiano, per poterlo avere, deve per forza parlare con la “c” aspirata??

Intervento in consiglio comunale sulla vicenda Lamplast

Ieri sera si è tenuto un acceso (e partecipato) consiglio comunale con ad oggetto l’adozione dell’ingente intervento edilizio che toccherà il nostro paese al confine con Giussano, su cui approfondiremo in seguito.

Riportiamo qui l’intervento del nostro capogruppo Cesare Molteni, che insieme al suo collega Francesco Curioni, ha ancora una volta egregiamente evidenziato le gravi lacune (eufemismo) che caratterizzano la maggioranza che ci governa, ribadendo ancora una volta il nostro “no” alla svendita del nostro territorio.

Buona lettura!

Signor Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri,

a nome del mio gruppo, vi anticipo che, purtroppo, anche il mio intervento odierno non potrà che contenere pesanti critiche all’operato di una maggioranza che, per l’ennesima volta, e, in questa occasione, all’ennesima potenza, ci offre la dimostrazione della sua totale chiusura e della sua assoluta inadeguatezza, incapacità gestionale e mancanza di visione di lungo periodo.

Sorvolo sul fatto che una seduta destinata all’avvio di un piano attuativo che riguarda un’area di oltre venticinquemila metri quadrati del nostro territorio sia stata convocata in fretta e furia, giusto entro il termine minimo di tre giorni liberi fissato dal regolamento e, per giunta, quando mancano ormai solo due settimane alla pausa estiva.

Riconosco che, in sede di Conferenza dei capigruppo, mi sono state fornite alcune spiegazioni al riguardo, ma vi confesso che, ancor oggi, non riesco a comprendere sino in fondo le ragioni che hanno portato a restringere fino al massimo consentito i termini per la convocazione della seduta odierna ed a programmarla a ridosso delle ferie.

Così come fatico ancora a trovare una spiegazione razionale alla scelta di concentrare in due sole sedute della Commissione Urbanistica l’esame di un piano della portata di quello oggi in discussione e di far cadere tali sedute negli ultimi due lunedì precedenti la riunione di questa sera.

Vero che, come ci è stato più volte ricordato in questa sede, i cittadini di Arosio hanno attribuito all’attuale maggioranza tutti i numeri per operare le proprie scelte in completa autonomia e (cosa che ahi noi! si è già verificata più volte) in totale spregio dei suggerimenti provenienti da questo gruppo di minoranza.

Ritengo, tuttavia, che qualsiasi gruppo politico, che fosse chiamato a reggere le sorti di una comunità, dovrebbe ricordare che il potere conferitogli dai cittadini è di natura necessariamente ed intrinsecamente temporanea.

Questa considerazione, del tutto ovvia e banale, dovrebbe suggerire ad ogni amministratore che abbia davvero a cuore il destino dei propri cittadini e del proprio territorio di ponderare con la massima attenzione le proprie scelte.

Soprattutto se, come nel caso di cui si discute questa sera, tali scelte produrranno conseguenze destinate a durare ben oltre il limite della durata del proprio mandato elettivo e, forse, della propria stessa esistenza.

Ciò non è certamente avvenuto rispetto alla delibera di oggi, a meno di non avere la faccia tosta di sostenere che due settimane di tempo sono più che sufficienti per esaminare ed approfondire un programma che, val la pena ricordarlo, prevede la realizzazione di un insediamento che, per il solo territorio di Arosio, avrà dimensioni pari a circa 24.000 metri quadrati, dei quali circa 9.000 di superficie coperta e 15.000 di superficie a pavimento, con un impatto facilmente immaginabile anche solo sul piano “visivo”.

Secondo la visione del gruppo da me guidato, una gestione più oculata, aperta al confronto e, in ultima analisi, trasparente avrebbe dovuto lasciare a tutti i gruppi consiliari e, conseguentemente, a tutti i cittadini uno spazio ben maggiore di approfondimento ed analisi.

Ma, tant’è; non resta altro che far di necessità virtù e prendere atto del fatto che quello di oggi è solo l’ultimo esempio del modo di operare di una maggioranza che, sin dal suo inizio, si è contraddistinta per la granitica negazione di ogni spazio di confronto e l’orgogliosa affermazione della propria autosufficienza.

Vediamo, dunque, di esaminare quali saranno i prodigiosi vantaggi che l’intervento che prende l’avvio con la delibera di oggi porterà ai cittadini e al territorio di Arosio, tralasciando, ovviamente, il “piccolo” vantaggio della plusvalenza che i proprietari delle aree interessate ricaveranno dalla vendita al soggetto attuatore di aree agricole che sono state trasformate in industriali con l’introduzione dell’attuale PGT.

Un primo vantaggio sarà la cessione gratuita al Comune di Arosio di un’area di ben 311 metri quadrati, dei quali 137 saranno destinati all’allargamento della via Lambro e 174 alla formazione di marciapiedi e parcheggi lungo la stessa via.

Un secondo vantaggio sarà la realizzazione lungo la via Lambro di un tratto di fognatura per le acque chiare, che, si spera, dovrebbe risolvere l’annoso problema degli allegamenti di cui sono vittime in modo ricorrente i residenti di quella zona.

Verrà estesa la rete del gas, così da coprire una delle poche aree di Arosio non raggiunte dalla distribuzione del gas, sia pure estendendo tale rete a un’area di Giussano.

Sarà realizzata e sistemata a verde pubblico un’area di circa 2.500 metri quadri, compresa tra il confine nord dell’insediamento industriale e la via Lambro, con un piccolo dettaglio: l’area asservita ad uso pubblico, resterà di proprietà dell’attuatore, e, soprattutto, avrà la funzione di mitigare l’impatto visivo ed acustico di un impianto di dimensioni considerate niente affatto trascurabili dello stesso soggetto attuatore.

Verrà, per finire, realizzato un parcheggio di circa 1.500 metri quadrati, da asservire ad uso pubblico ma, al pari dell’area a verde che ho appena ricordato, dichiaratamente funzionale all’insediamento industriale.

Anche in quest’ultimo caso, c’è un particolare per nulla trascurabile, che renderà l’area a parcheggio di sicuro interesse e di fondamentale utilità per i cittadini di Arosio: i parcheggi in questione saranno realizzati a sud dell’insediamento industriale, in prossimità e diretto collegamento con la strada provinciale n. 102, altrimenti nota come “Novedratese”.

In tutta sincerità, non si vede quale possa essere il vantaggio che potrà derivare al Comune di Arosio dall’avere l’uso di tale area a parcheggio.

A meno che l’attuale maggioranza, con una visione di stampo nordeuropeo, non abbia ipotizzato di destinare tale area all’esercizio di un’attività che, attualmente, si svolge, di giorno e, soprattutto, di notte in aree situate nelle sue vicinanze.

Mi chiedo: si potrebbe, o, meglio, si sarebbe potuto ottenere di più?

Allo stato, temo proprio di no, visto che il “pacchetto” ora propostoci è stato confezionato attenendosi alle previsioni contenute nel Piano di Governo del Territorio approvato con estrema velocità e pervicace ostinazione dall’attuale maggioranza.

Cambiata la destinazione dell’area, fissati i limiti entro i quali sarebbe dovuto rimanere l’intervento di trasformazione, è venuto meno ogni spazio di manovra sia per i privati attuatori sia, cosa che più ci interessa, per l’Amministrazione comunale.

Certo si sarebbe potuto ottenere molto di più, se solo aveste avuto la capacità e la volontà di sfruttare sino in fondo e per il bene della comunità e del territorio di Arosio le potenzialità offerte dal nuovo strumento di pianificazione urbanistica.

Uno strumento, che, a onor del vero, è stato creato con una legge della Regione Lombardia introdotta da una maggioranza del tutto omogenea a quella che governa il nostro Comune.

Tra i luminari e le menti eccelse del glorioso Popolo delle Libertà o come si chiamerà in futuro il vostro principale partito di riferimento non c’era proprio nessuno in grado di spiegarvi che il P.G.T. offre alle Amministrazioni locali spazi di manovra all’interno dei quali e con procedure assolutamente trasparenti e legittime è possibile riuscire a contrattare contropartite consistenti con gli operatori interessati ad effettuare interventi di notevole portata sul territorio comunale?

Soprattutto nel caso in cui si prevede che la realizzazione di tali interventi avvenga su aree che, a tale scopo, dovranno subire una trasformazione urbanistica, come nel caso all’origine della delibera odierna.

Se foste stati più acuti, attenti e lungimiranti, avreste potuto provare ad ottenere vantaggi ben più consistenti di quelli che ho illustrato pocanzi e che, con tutta franchezza, assomigliano al tristemente famoso “piatto di lenticchie”.

Si sarebbe potuto, per fare un esempio a caso, contrattare la realizzazione (diretta o in controvalore) del rifacimento integrale dell’impianto di riscaldamento del plesso scolastico comunale, evitando di limitarsi alla sola sostituzione della caldaia, con le conseguenze disastrose che ben conosciamo.

Cambiando obiettivo, si sarebbe potuto ottenere la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sugli edifici pubblici, tante volte annunciata e altrettante volte rinviata, con la parallela perdita dell’opportunità, ormai sfumata per sempre, di fruire finanziamenti a fondo perduto.

In alternativa e/o in combinazione, si sarebbe potuto ottenere la risistemazione della palestra delle vecchie scuole elementari, portando così a compimento un progetto sostenuto dal mio gruppo e da voi accantonato, dopo lo studio preliminare, adducendo la testuale e disarmante motivazione che: “non ci sono i soldi”.

Si sarebbe potuto, perché no?, provare ad ottenere la realizzazione di quel campo da calcio tanto caro alla vostra maggioranza, magari chiedendo ai soggetti attuatori di reperire un’area alternativa a quella dalla quale, forse, chissà, un giorno potrà prodigiosamente scomparire quel gasdotto del quale non vi eravate accorti, ma che, secondo alcuni residenti della zona, è presente da parecchi lustri.

Si sarebbe potuto se solo l’attuale maggioranza avesse avuto la volontà e la capacità di farlo!

Cosa che non è stato, non è e, temo, non sarà mai!

Non è mia intenzione avanzare ipotesi maliziose sulle reali motivazioni alla base di certe scelte, non foss’altro perché tali ipotesi apparirebbero di pessimo gusto, alla luce dei recenti fatti di cronaca.

Voglio, però, sottolineare con la massima forza e chiarezza un dato politico pesante: questa vicenda certifica in modo inequivocabile l’incapacità e la mancanza di visione strategica di una maggioranza che sembra agire solo sotto la spinta della necessità di reperire in qualsiasi modo risorse destinate a tappare le falle prodotte dagli errori da lei stessa commessi nel più recente passato.

Per questi motivi preannuncio il voto contrario del mio gruppo a un progetto che, di per se stesso, presenterebbe anche diversi aspetti positivi.

Se solo fosse possibile dimenticare le premesse sulle quali si fonda!

Se..