Due parole sul bilancio 2014

Pubblichiamo (con un po’ di ritardo) un breve resoconto dell’ultima seduta del consiglio comunale, che aveva ad oggetto l’approvazione del bilancio consuntivo 2014.

Il bilancio esaminato è figlio di una situazione molto particolare, in quanto si trova a metà strada tra le vecchie regole di bilancio (basate sul principo della competenza) e le nuove, che entreranno a regime nel 2015 (basate invece sul principio di cassa).

Come evidenziato dall’assessore Ballabio, il bilancio del nostro Comune rispetta rispetta tutti i parametri di legge. Quello che salta immediatamente all’occhio è un grosso avanzo di amministrazione, pari a 1.055.000 euro (si, unmilionecinquantacinquemila euro), dovuto anche alle nuove regole.

In particolare, ha spiegato l’assessore Ballabio, già in questo bilancio si è provveduto all’eliminazione dei residui degli anni 2013 e precedenti, per un totale di circa € 138.689,77 di residui attivi e € 229.355,36 di residui passivi (di cui 89.949,96 per spese in conto capitale e 139.405,40 di spese correnti).

Senza questi numeri l’avanzo sarebbe stato molto più in linea con l’avanza “fisiologico” che può avere un comune come il nostro e non elevato come invece compare a bilancio.

Le nuove regole, peraltro, impongono subito dopo l’approvazione del bilancio che l’amministrazione provveda ad un riaccertamento straordinario dei residui e la contestuale creazione di un “fondo svalutazione crediti”, calcolato sul trend storico dei residui, e pari a circa € 230.928,17: come da indicazioni di legge, tale fondo va finanziato con l’avanzo di amministrazione.

A conclusione di tutti questi “giri” contabili, quindi, il nostro avanzo di amministrazione risulta pari ad € 477.991,17 per parte investimenti e € 340.469,71 per la parte corrente.

Come spiegato dal nostro Francesco Curioni, al di là dell’applicazione delle nuove regole, la situazione che si presenta è piuttosto desolante: rispetto alle voci del bilancio preventivo, le differenze in negativo sono tantissime, sia in entrata che in uscita.

Per quanto riguarda le entrate, “brillano” come una delle poche voci positive le concessioni cimiteriali per loculi ed ossari, mentre risaltano in senso negativo gli oneri di urbanizzazione (con un minore introito di € 188.281,45).

Una valutazione talmente eccessiva degli oneri di urbanizzazione ha fatto venire il dubbio che fossero in qualche modo stati conteggiati anche i futuri introiti del nuovo cinema. Ma il sindaco ha confermato che i primi contatti con Cinelandia sono avvenuti a fine dicembre, quindi dopo il bilancio preventivo.

Sul fronte uscite, invece, è da notare la quasi totale mancanza di investimenti: niente manutenzione stradale, niente interventi per le case popolari (circa 40mila euro), niente manutenzione per l’acquedotto (circa 75mila euro). L’unico intervento portato a termine è l’asfaltatura di un fazzoletto di terreno in via Aprica: un po’ (troppo) poco, anche per un paese piccolo come Arosio.

Vero è che la mancata realizzazione di tali interventi nel 2014 non impedisce che gli stessi vengano riproposti nel 2015, ma questo non impedisce di “leggere” il bilancio consuntivo come una foto che ci dice che il paese è fermo.

Sul punto, l’assessore ha spiegato che non era possibile fare investimenti visto che la conclusione dei lavori del cimitero aveva eroso quasi completamente il budget per gli investimenti; quanto agli oneri di urbanizzazione, erano stati calcolati in preventivo in modo molto preciso sulla base delle richieste pervenute dai vari interessati. non essendo stati poi effettuati gli interventi, non si è potuto poi fare gli investimenti che proprio da tali oneri dovevano essere finanziati (come l’acquedotto).

Rispetto agli anni passati, in cui era sempre stato elogiato il lavoro di “pulizia” e ricerca dell’attendibilità delle varie voci di bilancio, stavolta si è compiuto un passo indietro, visto che tantissime voci sono molto diverse rispetto al bilancio preventivo 2014 (che, ricordiamo, è stato approvato molto avanti nel corso dell’anno).

A voler essere maliziosi, forse qualcuno potrebbe pensare che, essendo un bilancio preelettorale, l’ottimismo sia stato voluto per poter poi giustificare proposte puramente elettorali. ma noi maliziosi non siamo e preferiamo imputare queste differenze a troppo ottimismo o quantomeno a una certa superficialità

Alla fine il bilancio è stato approvato, come sempre, coi soli voti della maggioranza, mentre tutti i consiglieri di opposizione hanno votato contro (per i nostri, per tutte le perplessità espresse e in coerenza col voto negativo sul bilancio preventivo).

Una piccola nota di colore: a commento del bilancio l’unico intervento è stato quello del nostro consigliere Francesco Curioni. Silenzio totale da parte degli altri due gruppi consiliari di minoranza: un atteggiamento piuttosto strano e spiazzante (soprattutto da consiglieri abituati a parlare molto) visto che il bilancio, sia preventivo che consuntivo, è il più importante degli atti che vengono portati in consiglio comunale…

 

 

 

Resoconto Consiglio Comunale 27 ottobre 2014

Scusandoci per il ritardo, pubblichiamo un breve resoconto dell’ultimo consiglio comunale.

  • lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

Approvati all’unanimità i verbali delle sedute fino all’8 settembre.

Avendo disertato la seduta per i motivi che abbiamo già spiegato, i nostri consiglieri si sono astenuti sul resto.

  • esame ed approvazione piano diritto allo studio anno scolastico 2014/2015;

L’assessore Pensa ha spiegato nel dettaglio le voci che compongono il piano per il diritto allo studio 2014-2015, per un valore complessivo di 298mila euro.

Tra le varie voci che compongono il piano, troviamo il trasporto scolastico, il servizio mensa, la dote scuola di Regione Lombardia, i costi per l’acquisto del materiale, il sostegno alla programmazione (gite d’istruzione e progetto per Expo), la collaborazione con la biblioteca, lo sportello ascolto per i genitori (gestito da Tecum), i contributi per i disabili.

In merito al progetto per Expo, il consigliere Radaelli ha fatto notare l’esiguità dei fondi stanziati (4mila euro); l’assessore ha spiegato che sono stati dati 4mila dei 5mila euro richiesti, cancellando altre voci meno importanti, e concentrando in ogni caso i progetti rimasti sulle tematiche di Expo.

Francesco Curioni, nel suo intervento, ha evidenziato come fatto positivo l’aumento dei soldi investiti, pur segnalando due grosse criticità: il contributo dato all’asilo, che oltre a ridurre le rette dei residenti viene utlizzato anche per ridurre le rette dei non residenti (contrariamente a quanto previsto dalla convenzione); e il problema del buono scuola, che a norma di legge regionale può essere concesso per le scuole paritarie o per quelle statali purchè prevedano il pagamento di una retta (quindi: nessuna). Il buono scuola (contro cui è stata lanciata una raccolta di firme a cui noi abbiamo dato concreto sostegno) è stato anche oggetto di una sentenza del TAR Lombardia che ne ha evidenziato la natura discriminatoria.

Di questo l’assessore non ha voluto occuparsi, dichiarando che si tratta di un problema regionale e non locale.

In merito al contributo all’asilo, l’assessore ha affermato che il contributo corrisposto dal Comune è utilizzato conformemente al vincolo indicato in convenzione, citando dati (generici) forniti dall’Asilo.

La spiegazione però non ci è sembrata convincente: sul tema vogliamo senz’altro tornare, approfondendo la questione.

  • approvazione bilancio preventivo Tecum;

Il bilancio è stato presentato dal Sindaco in persona.

Francesco Curioni ha espresso apprezzamenti per il lavoro di esame svolto in commissione bilancio, rilevando anche che i dati sono in linea con le previsioni (le uniche differenze derivano da minori stanziamenti da parte di enti terzi). Il nostro consigliere ha quindi ribadito l’importanza di sostenere progetti per affidi familiari e contro gli abusi sui minori.

Il sindaco ha risposto che al momento non sono presenti progetti sulle due tematiche, anche perché eccessivamente costosi, ma si valuterà in futuro. Ha quindi confermato, su domanda del consigliere Curtoni, che il cda di Tecum non percepisce alcuna indennità.

Ancora il nostro Francesco Curioni ha ribadito l’importanza delle tematiche da lui sollevate, in particolare nell’attivazione di progetti rivolti agli insegnanti per rilevare gli abusi sui minori. Ha inoltre affermato che non sarebbe sbagliata una indennità per gli organi dirigenti di Tecum, che svolgono un lavoro di responsabilità in un settore rilevante sia da un punto di vista sociale che economico. Piuttosto, sono state ribadite le perplessità sull’idea di fondare una società consortile quando sarebbe bastato un coordinamento degli uffici servizi sociali dei comuni coinvolti.

Alla fine della discussione, il bilancio viene approvato con 11 voti favoreli (tra cui i nostri consiglieri), 1 contrario e 1 astenuto.

  • approvazione convenzione per l’affidamento della gestione del servizio di tesoreria del Comune di Arosio per il periodo 1/1/2015 – 31/12/2019;

E’ stata esaminata la nuova convenzione per il servizio di tesoreria, che da legge deve essere approvata dal consiglio comunale, in previsione della nuova gara per la scelta del tesoriere.

Non essendoci particolari problemi sul punto, la delibera è stata approvata all’unanimità.

  • incarico revisore del conto esercizi finanziari 2015/2016/2017;

Si è trattato di una mera presa d’atto della nomina fatta secondo le nuove regole (sorteggio da parte della Prefettura tra un elenco di professionisti abilitati).

L’assesore Ballabio ha specificato che il nuovo revisore ha accettato l’incarico e percepirà un compenso annuo di circa 3mila euro, con la rinuncia al rimborso delle spese di viaggio.

  • approvazione delle modifiche allo statuto Valbe spa

Anche in questo caso si trattava di una mera presa d’atto di modifiche dovute per legge, per cui il voto dei nostri consiglieri è stato positivo.

Quello che avremmo voluto dire in Consiglio Comunale (e perchè non l’abbiamo detto)

IUC (Imposta Unica Comunale)!

IUC (Imposta Unica Comunale)!

Quello che si preannunciava come un lunghissimo Consiglio comunale (con ben 14 punti all’ordine del giorno) si è rivelato il più breve della storia dei nostri Consiglieri, che hanno abbandonato l’aula prima che cominciasse la discussione del primo punto, seguiti dal Consigliere Radaelli (ma non dal Consigliere Curtoni, che ha svolto, nell’occasione, ruolo di “stampella” della maggioranza).

Motivo di questo gesto forte, la irremovibile volontà della maggioranza di procedere comunque alla discussione e votazione delle proposte di deliberazione indicate nell’Ordine del Giorno, nonostante la questione pregiudiziale presentata dai nostri Consiglieri, i quali hanno rilevato che le proposte di deliberazione (e relativi allegati) non erano state depositate nei termini indicati dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.

È stato appurato, infatti, che tale documentazione è stata depositata in Segreteria, a disposizione per la consultazione da parte dei Consiglieri, solo nella tarda mattinata di giovedì 4 settembre, ancorché, a’ termini di disposizione regolamentare, avrebbe dovuto essere già disponibile sin dalla prima mattinata e, comunque, all’apertura degli uffici comunali.

Sul punto, hanno richiamato quanto prevede l’art. 11 del regolamento, il quale dispone che:

– (comma 1) per il caso di convocazione in seduta ordinaria del Consiglio Comunale, tali documenti devono restare depositati nel giorno della seduta e nei quattro giorni precedenti (per il che, le proposte di delibera avrebbero dovuto essere depositate entro la mezzanotte di mercoledì 3 settembre scorso);

– (comma 4) nessuna proposta può essere sottoposta a deliberazione definitiva del Consiglio Comunale se non è stata depositata entro i termini di cui ai precedenti commi.

Forse a qualcuno potrebbe sembrare una mera formalità.

Non è così: si tratta di una questione di ottemperanza alle fondamentali norme di funzionamento del Consiglio Comunale, che il medesimo Consiglio Comunale si è è imposto. In aggiunta al fatto che la norma violata è posta a tutela dell’effettivo esercizio, da parte di tutti i Consiglieri, del proprio ruolo istituzionale.

“Naturalmente”, la questione pregiudiziale (la cui discussione è durata per oltre mezz’ora) è stata respinta, con il voto contrario da parte di tutti i Consiglieri di maggioranza e con l’astensione del componente del gruppo di minoranza “La sVolta buona”.

Non possiamo sottacere, a questo punto, la gravità della determinazione della maggioranza, la quale – con il suo voto contrario – ha evidentemente dimostrato, che, secondo la sua concezione della democrazia, chi detiene il potere può benissimo assumere decisioni in deliberato contrasto con quanto stabiliscono le norme giuridiche (e, in questo caso, regolamentari).

La decisione dei nostri Consiglieri è stata certamente molto sofferta: non è costume di Progetto Arosio assumere iniziative così eclatanti, ma l’importanza della questione posta all’attenzione del Consiglio (id est: il rispetto della legge) esigeva necessariamente una condotta di dura coerenza.

Non può sottacersi, naturalmente, che l’impossibilità di procedere alla discussione e votazione delle proposte di delibera all’Ordine del Giorno avrebbe comportato gravi conseguenze. Prima fra tutte, l’impossibilità di approvazione dell’aliquota TASI entro il 10 settembre 2014 (termine inderogabile entro il quale la delibera di approvazione dell’aliquota TASI deve essere trasmessa al Ministero per la pubblicazione sul sito istituzionale, pena l’applicazione dell’aliquota base dell’10/­₀₀ in contrasto con le intenzioni della nostra maggioranza). Con insorgere di non pochi problemi per l’approvazione, entro la scadenza di legge, del bilancio di previsione …

La gravità delle conseguenze causate dai ritardi e dalle inadempienze della maggioranza, tuttavia, non poteva giustificare la palese violazione delle regole, come è invece avvenuto con un pesante atto di forza. La maggioranza, cospargendosi il capo di cenere, avrebbe dovuto prendere atto dell’errore commesso e andare incontro alle relative conseguenze. Ma questo appartiene al mondo ideale, al quale Arosio, evidentemente, non appartiene …

In ogni caso, come anche apertamente dichiarato in Consiglio, Progetto Arosio non aveva (e non ha) alcuna intenzione di sottrarsi dal dare il suo apporto (pur critico su taluni aspetti) agli importanti argomenti oggetto di esame della seduta consiliare ultima.

I nostri consiglieri, infatti, avevano comunque elaborato (pur nella ristrettezza dei tempi con cui sono state depositate le varie proposte di delibera, con i relativi allegati, nella versione definitiva) le nostre osservazioni e proposte.

Non senza evidenziare, che la prima nostra richiesta avrebbe riguardato lo spostamento, all’ordine del giorno, del punto inerente la presentazione del bilancio di previsione in coda all’approvazione di tutte le aliquote IMU, TASI, addizionale IRPEF e tariffe TARI. Per una semplice ragione logica: se il bilancio si fonda anche (e soprattutto) su stime di entrata tributaria/fiscale, è ovvio che può/deve essere presentato successivamente all’approvazione delle aliquote di imposta, dalle quali sono prese le correlative voci di bilancio.

IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA

Il nostro voto sarebbe stato favorevole sull’equiparazione alla prima casa degli immobili dati in comodato d’uso ai figli, come peraltro previsto dalla legge.

Avremmo, peraltro, evidenziato un punto di criticità nella modifica proposta dalla maggioranza: alla lettera del testo presentato per la votazione in Consiglio, per poter godere di questa equiparazione “entro il 31 gennaio successivo al godimento del beneficio, il contribuente produrrà una dichiarazione sostitutivo dell’atto di notorietà”. Nessuna questione per chi riceve (o ha ricevuto) in comodato un immobile quest’anno. Ci chiediamo: come trattare quelli che hanno già iniziato a detenere l’immobile in comodato negli anni precedenti? La norma nulla dice in merito: sarebbe stato senz’altro opportuno inserire una norma per regolare proprio questi casi, apertamente riconoscendo che anche questa categoria di cittadini ha diritto alle agevolazioni di legge.

TARI

Su questo punto, poco da dire, anche perché la materia è in gran parte regolata dalla legge che lascia pochissima autonomia ai comuni. A suo tempo (in sede di approvazione del regolamento TARES) Progetto Arosio aveva espresso le proprie pesanti perplessità e contrarietà sull’impianto normativo di riferimento, di fonte statale.

TASI

La TASI è forse il punto all’Ordine del Giorno più complesso, anche per la difficoltà di lettura di alcune disposizioni (ad esempio: invitiamo il Cittadino a leggere i commi 1 e 2 dell’articolo 6, per verificare. Che – certamente – riprendono parola per parola la legge, ma certo non brillano per chiarezza espositiva: chi si addentra nella selva di rimandi normativi, potrebbe davvero finire per perdere “la retta via”)

Comunque sia, proprio in materia di TASI (regolamento e aliquote) abbiamo rilevato le criticità più grosse.

Partiamo dall’articolo 7 che così recita:

“La somma tra l’aliquota della TASI e quella dell’IMU non può superare, per ciascuna tipologia di immobile, l’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile”

Bene, nel caso di Arosio siamo già al 10,2 per mille; l’aliquota approvata dalla maggioranza è 1 per mille; il totale è 11,2 per mille, quindi oltre il limite di legge.

Ad onor del vero, il comma 5 dello stesso articolo prevede quanto segue:

“Per lo stesso anno 2014, nella determinazione delle aliquote TASI possono essere superati i limiti stabiliti nei commi terzo e quarto del presente articolo per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate […] detrazioni d’imposta o altre misure tali da generare effetti sul carico di imposta TASI equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all’IMU”.

Semplificando, per il 2014 il Comune può anche andare oltre il limite di legge, sino alla massima complessiva aliquota dell’11,6 per mille, purché tale “esubero” di imposta sia utilizzato per finanziare detrazioni di imposta.

Peccato, che la proposta di delibera inerente le aliquote TASI presentata in votazione non prevede alcuna detrazione, deduzione o agevolazione (l’aliquota per la casa principale è stata fissata all’1,9 per mille, mentre quella per le altre ipotesi all’1 per mille), nonostante tale facoltà di stata prevista all’articolo 8 della proposta di regolamento TASI.

Sempre in materia di aliquote TASI proposte dalla maggioranza, riteniamo il caso di stigmatizzare il fatto che il nostro Comune ha deciso di non applicare la benché minima agevolazione per le (poche, secondo quanto dichiarato alla stampa dal nostro Sindaco) famiglie colpite dall’alluvione di luglio, a differenza di quanto disposto a Mariano e, pur in misura minore, a Carugo.

Altro rilievo: in merito ai modelli di pagamento (art. 10), la finanziaria 2013 ha previsto la possibilità, che i Comuni spediscano al contribuenti bollettini precompilati, in modo da semplificare l’adempimento dell’obbligazione tributaria da parte dei cittadini. Un gesto di attenzione e sensibilità, che il nostro Comune (nonostante le ridotte dimensioni) non ha ritenuto di condividere nel testo del regolamento.

Chiariamo che Progetto Arosio avrebbe espresso voto contrario all’approvazione sia del regolamento che, soprattutto, delle aliquote.

ADDIZIONALE IRPEF

Anche in questo caso il voto sarebbe stato contrario.

Rileviamo, e facciamo rilevare, che il regolamento portato in approvazione non prevede nessuna fascia di esenzione (mentre avrebbe potuto fissarsi una fascia di esenzione di imposta per redditi sino a 15mila euro), mentre l’aliquota è stata portata alla misura massima consentita, con quasi raddoppio di imposizione fiscale (l’aliquota portata in approvazione è pari allo 0,80 per mille, mentre la previgente era pari allo 0,45 per mille).

In pratica, tra tutte le simulazioni portate in Conferenza dei Capigruppo dall’Assessore di riferimento, la maggioranza ha deciso di adottare quella più gravosa.

COMMISSIONI

Sui nuovi regolamenti per il funzionamento delle commissioni consiliari e della nuova commissione non consiliare Cultura e Biblioteca, Progetto Arosio avrebbe espresso parere favorevole.

La questione delle criticità del vecchio sistema delle commissioni, alla luce della riforma in materia di numero dei componenti del Consiglio Comunale, era già stata oggetto di esame nel nostro Gruppo nel periodo di campagna elettorale.

Ironicamente, avremmo rilevato che la soluzione proposta dalla maggioranza (creazione di una nuova Commissione non consiliare Cultura-Biblioteca, che assume le competenze già della Commissione  consiliare Cultura e di quella non consiliare Biblioteca; accorpamento alla Commissione Urbanistica anche delle funzioni già della Commissione Ecologia Ambiente e Lavori Pubblici) è simile ad un’ipotesi abbozzata dai nostri consiglieri, nel corso di cordiali colloqui con componenti della giunta nei momenti successivi alla chiusura dei Consigli Comunali tenutisi prima della pausa estiva …

Audio intervento in Consiglio Comunale sul bilancio

Come promesso, possiamo finalmente mettere a disposizione il file audio dell’intervento del nostro Francesco Curioni durante il Consiglio Comunale di approvazione del bilancio.

Buon ascolto!

Intervento Francesco Curioni

Intervento in consiglio comunale sulla vicenda Lamplast

Ieri sera si è tenuto un acceso (e partecipato) consiglio comunale con ad oggetto l’adozione dell’ingente intervento edilizio che toccherà il nostro paese al confine con Giussano, su cui approfondiremo in seguito.

Riportiamo qui l’intervento del nostro capogruppo Cesare Molteni, che insieme al suo collega Francesco Curioni, ha ancora una volta egregiamente evidenziato le gravi lacune (eufemismo) che caratterizzano la maggioranza che ci governa, ribadendo ancora una volta il nostro “no” alla svendita del nostro territorio.

Buona lettura!

Signor Presidente, Signor Sindaco, Colleghi Consiglieri,

a nome del mio gruppo, vi anticipo che, purtroppo, anche il mio intervento odierno non potrà che contenere pesanti critiche all’operato di una maggioranza che, per l’ennesima volta, e, in questa occasione, all’ennesima potenza, ci offre la dimostrazione della sua totale chiusura e della sua assoluta inadeguatezza, incapacità gestionale e mancanza di visione di lungo periodo.

Sorvolo sul fatto che una seduta destinata all’avvio di un piano attuativo che riguarda un’area di oltre venticinquemila metri quadrati del nostro territorio sia stata convocata in fretta e furia, giusto entro il termine minimo di tre giorni liberi fissato dal regolamento e, per giunta, quando mancano ormai solo due settimane alla pausa estiva.

Riconosco che, in sede di Conferenza dei capigruppo, mi sono state fornite alcune spiegazioni al riguardo, ma vi confesso che, ancor oggi, non riesco a comprendere sino in fondo le ragioni che hanno portato a restringere fino al massimo consentito i termini per la convocazione della seduta odierna ed a programmarla a ridosso delle ferie.

Così come fatico ancora a trovare una spiegazione razionale alla scelta di concentrare in due sole sedute della Commissione Urbanistica l’esame di un piano della portata di quello oggi in discussione e di far cadere tali sedute negli ultimi due lunedì precedenti la riunione di questa sera.

Vero che, come ci è stato più volte ricordato in questa sede, i cittadini di Arosio hanno attribuito all’attuale maggioranza tutti i numeri per operare le proprie scelte in completa autonomia e (cosa che ahi noi! si è già verificata più volte) in totale spregio dei suggerimenti provenienti da questo gruppo di minoranza.

Ritengo, tuttavia, che qualsiasi gruppo politico, che fosse chiamato a reggere le sorti di una comunità, dovrebbe ricordare che il potere conferitogli dai cittadini è di natura necessariamente ed intrinsecamente temporanea.

Questa considerazione, del tutto ovvia e banale, dovrebbe suggerire ad ogni amministratore che abbia davvero a cuore il destino dei propri cittadini e del proprio territorio di ponderare con la massima attenzione le proprie scelte.

Soprattutto se, come nel caso di cui si discute questa sera, tali scelte produrranno conseguenze destinate a durare ben oltre il limite della durata del proprio mandato elettivo e, forse, della propria stessa esistenza.

Ciò non è certamente avvenuto rispetto alla delibera di oggi, a meno di non avere la faccia tosta di sostenere che due settimane di tempo sono più che sufficienti per esaminare ed approfondire un programma che, val la pena ricordarlo, prevede la realizzazione di un insediamento che, per il solo territorio di Arosio, avrà dimensioni pari a circa 24.000 metri quadrati, dei quali circa 9.000 di superficie coperta e 15.000 di superficie a pavimento, con un impatto facilmente immaginabile anche solo sul piano “visivo”.

Secondo la visione del gruppo da me guidato, una gestione più oculata, aperta al confronto e, in ultima analisi, trasparente avrebbe dovuto lasciare a tutti i gruppi consiliari e, conseguentemente, a tutti i cittadini uno spazio ben maggiore di approfondimento ed analisi.

Ma, tant’è; non resta altro che far di necessità virtù e prendere atto del fatto che quello di oggi è solo l’ultimo esempio del modo di operare di una maggioranza che, sin dal suo inizio, si è contraddistinta per la granitica negazione di ogni spazio di confronto e l’orgogliosa affermazione della propria autosufficienza.

Vediamo, dunque, di esaminare quali saranno i prodigiosi vantaggi che l’intervento che prende l’avvio con la delibera di oggi porterà ai cittadini e al territorio di Arosio, tralasciando, ovviamente, il “piccolo” vantaggio della plusvalenza che i proprietari delle aree interessate ricaveranno dalla vendita al soggetto attuatore di aree agricole che sono state trasformate in industriali con l’introduzione dell’attuale PGT.

Un primo vantaggio sarà la cessione gratuita al Comune di Arosio di un’area di ben 311 metri quadrati, dei quali 137 saranno destinati all’allargamento della via Lambro e 174 alla formazione di marciapiedi e parcheggi lungo la stessa via.

Un secondo vantaggio sarà la realizzazione lungo la via Lambro di un tratto di fognatura per le acque chiare, che, si spera, dovrebbe risolvere l’annoso problema degli allegamenti di cui sono vittime in modo ricorrente i residenti di quella zona.

Verrà estesa la rete del gas, così da coprire una delle poche aree di Arosio non raggiunte dalla distribuzione del gas, sia pure estendendo tale rete a un’area di Giussano.

Sarà realizzata e sistemata a verde pubblico un’area di circa 2.500 metri quadri, compresa tra il confine nord dell’insediamento industriale e la via Lambro, con un piccolo dettaglio: l’area asservita ad uso pubblico, resterà di proprietà dell’attuatore, e, soprattutto, avrà la funzione di mitigare l’impatto visivo ed acustico di un impianto di dimensioni considerate niente affatto trascurabili dello stesso soggetto attuatore.

Verrà, per finire, realizzato un parcheggio di circa 1.500 metri quadrati, da asservire ad uso pubblico ma, al pari dell’area a verde che ho appena ricordato, dichiaratamente funzionale all’insediamento industriale.

Anche in quest’ultimo caso, c’è un particolare per nulla trascurabile, che renderà l’area a parcheggio di sicuro interesse e di fondamentale utilità per i cittadini di Arosio: i parcheggi in questione saranno realizzati a sud dell’insediamento industriale, in prossimità e diretto collegamento con la strada provinciale n. 102, altrimenti nota come “Novedratese”.

In tutta sincerità, non si vede quale possa essere il vantaggio che potrà derivare al Comune di Arosio dall’avere l’uso di tale area a parcheggio.

A meno che l’attuale maggioranza, con una visione di stampo nordeuropeo, non abbia ipotizzato di destinare tale area all’esercizio di un’attività che, attualmente, si svolge, di giorno e, soprattutto, di notte in aree situate nelle sue vicinanze.

Mi chiedo: si potrebbe, o, meglio, si sarebbe potuto ottenere di più?

Allo stato, temo proprio di no, visto che il “pacchetto” ora propostoci è stato confezionato attenendosi alle previsioni contenute nel Piano di Governo del Territorio approvato con estrema velocità e pervicace ostinazione dall’attuale maggioranza.

Cambiata la destinazione dell’area, fissati i limiti entro i quali sarebbe dovuto rimanere l’intervento di trasformazione, è venuto meno ogni spazio di manovra sia per i privati attuatori sia, cosa che più ci interessa, per l’Amministrazione comunale.

Certo si sarebbe potuto ottenere molto di più, se solo aveste avuto la capacità e la volontà di sfruttare sino in fondo e per il bene della comunità e del territorio di Arosio le potenzialità offerte dal nuovo strumento di pianificazione urbanistica.

Uno strumento, che, a onor del vero, è stato creato con una legge della Regione Lombardia introdotta da una maggioranza del tutto omogenea a quella che governa il nostro Comune.

Tra i luminari e le menti eccelse del glorioso Popolo delle Libertà o come si chiamerà in futuro il vostro principale partito di riferimento non c’era proprio nessuno in grado di spiegarvi che il P.G.T. offre alle Amministrazioni locali spazi di manovra all’interno dei quali e con procedure assolutamente trasparenti e legittime è possibile riuscire a contrattare contropartite consistenti con gli operatori interessati ad effettuare interventi di notevole portata sul territorio comunale?

Soprattutto nel caso in cui si prevede che la realizzazione di tali interventi avvenga su aree che, a tale scopo, dovranno subire una trasformazione urbanistica, come nel caso all’origine della delibera odierna.

Se foste stati più acuti, attenti e lungimiranti, avreste potuto provare ad ottenere vantaggi ben più consistenti di quelli che ho illustrato pocanzi e che, con tutta franchezza, assomigliano al tristemente famoso “piatto di lenticchie”.

Si sarebbe potuto, per fare un esempio a caso, contrattare la realizzazione (diretta o in controvalore) del rifacimento integrale dell’impianto di riscaldamento del plesso scolastico comunale, evitando di limitarsi alla sola sostituzione della caldaia, con le conseguenze disastrose che ben conosciamo.

Cambiando obiettivo, si sarebbe potuto ottenere la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sugli edifici pubblici, tante volte annunciata e altrettante volte rinviata, con la parallela perdita dell’opportunità, ormai sfumata per sempre, di fruire finanziamenti a fondo perduto.

In alternativa e/o in combinazione, si sarebbe potuto ottenere la risistemazione della palestra delle vecchie scuole elementari, portando così a compimento un progetto sostenuto dal mio gruppo e da voi accantonato, dopo lo studio preliminare, adducendo la testuale e disarmante motivazione che: “non ci sono i soldi”.

Si sarebbe potuto, perché no?, provare ad ottenere la realizzazione di quel campo da calcio tanto caro alla vostra maggioranza, magari chiedendo ai soggetti attuatori di reperire un’area alternativa a quella dalla quale, forse, chissà, un giorno potrà prodigiosamente scomparire quel gasdotto del quale non vi eravate accorti, ma che, secondo alcuni residenti della zona, è presente da parecchi lustri.

Si sarebbe potuto se solo l’attuale maggioranza avesse avuto la volontà e la capacità di farlo!

Cosa che non è stato, non è e, temo, non sarà mai!

Non è mia intenzione avanzare ipotesi maliziose sulle reali motivazioni alla base di certe scelte, non foss’altro perché tali ipotesi apparirebbero di pessimo gusto, alla luce dei recenti fatti di cronaca.

Voglio, però, sottolineare con la massima forza e chiarezza un dato politico pesante: questa vicenda certifica in modo inequivocabile l’incapacità e la mancanza di visione strategica di una maggioranza che sembra agire solo sotto la spinta della necessità di reperire in qualsiasi modo risorse destinate a tappare le falle prodotte dagli errori da lei stessa commessi nel più recente passato.

Per questi motivi preannuncio il voto contrario del mio gruppo a un progetto che, di per se stesso, presenterebbe anche diversi aspetti positivi.

Se solo fosse possibile dimenticare le premesse sulle quali si fonda!

Se..